Interruttore domotico wifi: cos’è e come funziona

Molti di noi riconoscono in un interruttore un dispositivo in grado di attivare e interrompere l’erogazione di energia elettrica.

Quelli più evoluti aggiungeranno che un interruttore ci permette di aprire e chiudere a nostro piacimento un circuito elettrico. Altri ancora sottolineeranno che esistono anche i pulsanti e i deviatori. Dalla sua il dizionario Treccani sancisce che un interruttore è un: “apparecchio mediante il quale si apre e si chiude un circuito elettrico”.

Ma se ci chiedessimo che cosa si intende per interruttore domotico la risposta non è così ovvia.

Interruttore tradizionale VS interruttore domotico

Un interruttore tradizionale tipicamente offre due opzioni: acceso e spento.

Nei modelli più evoluti possiamo subordinare l’apertura o chiusura del circuito a un terzo dispositivo come ad esempio un timer, un termostato o un sensore di presenza o un crepuscolare. In ogni caso l’attivazione è legata al fatto che si realizzino delle condizioni che non lasciano spazio a variabili ma costituiscono a tutti gli effetti un dato oggettivo.

Quando la luminosità scende oltre un determinato livello, accendi la luce. Alle 6:30 fai partire la caldaia e spegnila quando la temperatura supera i 20 gradi. Le condizioni che possiamo impostare sono molteplici ma sempre legate al realizzarsi di una condizione definita e “scatenante”.

Interruttore domotico wifi: caratteristiche

Un interruttore domotico analizza in tempo reale uno scenario complesso e gestisce una base di dati variegata entrando in azione solo nel momento in cui è evidente che si sta realizzando una situazione che richiede un preciso intervento. Se ad esempio ci troviamo in una stanza in cui il sistema di illuminazione è gestito da un interruttore domotico, quest’ultimo rivelerà in tempo costante la nostra presenza e, nel caso ci assentiamo, provvederà autonomamente allo spegnimento delle luci.

Esistono inoltre situazioni in cui differenti interruttori domotici possono essere accordati nell’ambito di una funzionalità complessa.

Prendiamo ad esempio il momento in cui decidiamo di allontanarci dalla nostra abitazione. Quando il GPS trasmetterà la nostra posizione sarà chiaro che ci troviamo all’esterno e che stiamo viaggiando. Qui si realizzeranno le condizioni che avremo impostato e i vari interruttori domotici entreranno in azione. Le tapparelle scenderanno automaticamente. Le luci si spegneranno. La caldaia si arresterà e il sistema antifurto si potrà attivare autonomamente. Dal canto nostro avremo una serie di benefici che si tradurranno in un concreto risparmio nelle bollette relative ai consumi e in una maggiore sicurezza per la nostra abitazione.

Uno scenario come quello che abbiamo appena presentato non è realizzabile con tutti i sistemi domotici. Per un’installazione del genere sono necessari dispositivi capaci di operare con applicazioni complesse e quindi dotati – come i computer – di un vero e proprio sistema operativo.

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Interruttore domotico wifi? Domoki!

È questo il caso di domoki che ha un “cuore” Android e che, come avviene con gli smartphone, può gestire una serie di App a lui dedicate.

Domoki si aggiorna automaticamente e, con la disponibilità di nuove applicazioni, sarà in grado di evolvere e ampliare le proprie funzionalità.

Inoltre la connessione del dispositivo ad Internet facilita ogni cosa e ci consente di gestire remotamente la nostra casa ma garantisce anche agli interruttori domotici la possibilità di conoscere in ogni istante la nostra posizione attraverso la connessione con i nostri smartphone. In pratica questo è solo l’inizio di un percorso in cui il benessere e la comodità di gestione della nostra vita sono i punti cardinali.

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